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VDD Project: la Sassari dark e misteriosa come rinascita culturale Sassari è una città piena di misteri, e gli antichi ruderi abbandonati che la costellano sono testimoni di lugubri storie che aspettano solo di essere raccontate. L’abbandono e il decadentismo (o forse anche decadimento) che avvolgono la città, sarebbero davvero materiale ideale per un ottimo film dalle tinte dark, direbbe qualcuno, e questa è stata l’idea balenata nella mente di un gruppo di giovani appassionati di cinema e arte, i quali hanno concepito un ambizioso progetto cinematografico ambientato proprio a Sassari, tra i suoi vicoli e le sue leggende. VDD (Vicolo Del Diavolo) è formato da un’agguerrita squadra di autori, registi, scenografi, cameraman, fotografi(etc..) animata non solo dalla passione per il proprio lavoro, ma anche dalla vocazione per liberare la loro città dall'appiattimento culturale che in alcuni slanci pessimistici, sembra ormai da troppo tempo, dominare sulle bocche di tanti dalle nostre parti. Il progetto, che si pone come obbiettivo principiale la realizzazione di un lungometraggio che narra i temi che abbiamo appena accennato, ha già ottenuto negli ultimi mesi una discreta notorietà, grazie alla sua pagina Instagram sulla quale vengono pubblicati non solo il making-of e le novità riguardanti il film, ma anche moltissime storie e aneddoti sulla città, un assaggio dell’inquietante ma realistica ambientazione del film: Sassari, nei suoi lati più oscuri e surreali. Per il team di VDD, il progetto è una nuova lente per vedere la città e raccontarne le storie, non più attraverso la classica e melliflua visione “turistica”, ma solo per come l’uomo e la natura l’hanno plasmata, nel bene e nel male. L’estetica del lungometraggio sarà modellata su toni cupi, ispirati dai capolavori del cinema dark/neo-noir , da Rosemary’s Baby alla filmografia di Cronemberg e Refn solo per citare alcune fonti di ispirazione, ma tra i preferiti dell’autore/regista Alessio Pintus, spuntano altri nomi quali Safdie e Ari Aster. Nei prossimi giorni verrà pubblicato un teaser, del quale i componenti del team si dichiarano piuttosto orgogliosi, vista la resa professionale che sono riusciti a portare su schermo, frutto di tanta ricerca, lavoro e passione. Quest’ultimo avrà la funzione di “pitch” per proporsi a dei potenziali produttori/distributori che saranno in grado di abbracciare la visione di questo progetto dalla personalità così chiara ed accattivante. Riuscire a sfondare nel cinema italiano con un’idea così singolare non è certo un’impresa da tutti i giorni, ma in fondo Sassari ha trovato proprio nei pionieri dell’arte i suoi cavalieri più leali. La città, a detta di molti, è culturalmente morta. Ora c’è bisogno di negromanti che la riportino in vita...

Alexander Mueller

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